Yoga e allineamento: oggi mi sento il cuore aperto nel leggere le parole di Leslie Kaminoff, pietra miliare degli ultimi decenni nello studio dell’Anatomia dello Yoga (suo l’omonimo libro, testo imprescindibile per chi vuole studiare coscienziosamente l’anatomia delle Asana, su cui tutti ci siamo scervellati e continuiamo a scervellarci). Ho assistito a sue lezioni qualche anno fa: uomo dalla conoscenza vastissima, grazie alla quale sa rendere lo Yoga non discriminatorio, andando alla sua essenza (Lo Yoga non discrimina; le Asana ripetute come una foto sì).
E siccome cita a larghe lettere Krishnamacharya e soprattutto il suo metodo di insegnamento maturo (periodo in cui è stato suo allievo Carlos Fiel, mio attuale maestro), non posso fare altro che riproporvi senza alcun commento il suo illuminante articolo riguardo il tanto sospirato Allineamento nello Yoga. Sedetevi perché ne dice di cose forti: ma dice tutto.
***** “Negli ultimi anni ho riflettuto sulla derivazione e sull’evoluzione del termine “allineamento” in relazione allo yoga (visto come asana, ndt). Il mio interesse si correla direttamente al numero crescente di lesioni da sforzi ripetitivi che i miei clienti privati, molti dei quali praticanti di lunga data, hanno presentato. Non è più un segreto quanti insegnanti di yoga hanno dovuto subire interventi di riparazione e sostituzione dell’anca a seguito della loro pratica di asana.
Storicamente, la conversazione sull’allineamento dello yoga, almeno negli Stati Uniti, può essere fatta risalire al 1956, quando BKS Iyengar visitò per la prima volta Ann Arbor, nel Michigan, per tenere diverse dimostrazioni e conferenze. Dieci anni dopo, Iyengar pubblicò il suo classico imperituro “Light on Yoga”, un’opera chiaramente influenzata dal “Yoga Makaranda” del suo insegnante originario T. Krishnamacharya, pubblicato nel 1934. Ironia della sorte, a metà degli anni sessanta Krishnamacharya non stava più rispettando le regole prescrittive che aveva stabilito nel Makaranda. In effetti, la metodologia matura di insegnamento di Krishnamacharya rappresentava un’inversione quasi completa delle sue rigide direttive di allineamento quando dichiarò: “L’essenza stessa dello yoga è che deve essere adattata all’individuo, non viceversa“.
Negli ultimi 62 anni in America, un sistema di pratica sugli asana (Iyengar) ha tenuto un monopolio virtuale sulla conversazione su ciò che costituisce un corretto allineamento in asana. A mio avviso, i tempi sono maturi per mettere in discussione l’assunto che le direttive idealizzate e geometriche di allineamento di Iyengar siano l’obiettivo ultimo dello yoga asana. Se non ci sono linee rette nel corpo, perché stiamo sempre cercando di “quadrare il bacino” o “mettere i piedi in parallelo?”
Ciò di cui c’è bisogno è una definizione di allineamento anatomicamente informata da cui si possa ricavare un sano linguaggio di segnalazione degli asana.(….)
Il contesto finale per la pratica di asana è la persona che sta praticando. È solo il corpo specifico di un individuo che può essere allineato, non l’asana. Parlare di posizioni yoga come se avessero un allineamento intrinsecamente corretto è, a mio avviso, un errore. Per riassumere come principio: “Gli asana non hanno allineamento – le persone hanno allineamento“. *****
Che ne pensate?
Grazie Silvia per ricordarci dell’adattamento personale della pratica yoga al singolo individuo. Ho praticato in India con un’insegnante da cui ho appreso la precisione ma che mi bloccava con la sua rigidità.
Spero di leggere presto altre preziose riflessioni.
Buona continuazione,
Vincenzo
Grazie a te Vincenzo, Yoga per le persone e non persone per lo Yoga!!
Ho commentato sull’articolo originale in inglese e ci tengo a ribadirlo anche in Italiano. E’ palese che chi ha scritto l’articolo non sa (o non capisce) gli insegnamenti di BKS Iyengar . Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla pratica e all’insegnamento di questa disciplina antichissima a noi occidentali che suamo spesso stati ingrati nei suoi confronti (includo Leslie Kaminoff). Ricordo a tutti che l’utilizzo di sostegni nella pratica di Yoga Iyengar è stato introdotto proprio per consentire a TUTTI di praticare le asana in maniera corretta rispettando non solo l’anatomia di ogni individuo ma anche la loro capacità fisica e mentale (per esempio i supporti spesso rimuovono la paura). Ricordo a tutti i lettori che Leslie Kaminoff fa ampio uso dei supporti creati da BKS Iyengar. Quindi non è certo un segno di intelligenza sputare sul piatto in cui si mangia! BKS Iyengar è stato allievo di Krishnamacharya con cui è rimasto in contatto fino alla fine. Lo stesso Krishnamacharya avevo detto che BKS Iyengar aveva eccelso e superato il maestro! Il concetto di allineamento e di viniyoga (adattare la pratica all’individuo ) viene proprio da Krishnamacharya. Come ogni allievo modello BKS Iyengar ha attraverso la sua stessa pratica (non dimentichiamo che ha praticato per circa 80 anni! ) ha portato avanti gli insegnamenti del maestro compiendon un salto epocale! L’affermazione di Kaminoff che le asana non hanno allineamento è SBAGLIATA. Ogni asana ha una forma unica chectrova il perfetto equilibrio in un corretto allineamento di tutte le parti del corpo. Questo allineamento deve rispettare l’anatomia di ogni individuo! BKS Iyengar ha insegnato questonper iktre 78 anni! Kaminoff si deve vergognare di usare il nome di BKS Iyengar solomoer attrarre studenti ai suoi workshops. Nessuna integrità morale e nessun rispetto verso colui che è stato e rimarrà per sempre uno dei più grandi Yogi dei nostri tempi.
Accolgo con rispetto il suo punto di vista e pubblico.
Namastè
Grazie Silvia! Se sai l’inglese ti invito a leggere i miei commenti sull’articolo originale in inglese. Non è un segno di integrità morale fare il sapientone su BKS Iyengar quando non si è MAI stati suoi allievi. Kaminoff ha studiato con Desikar SOLO 1 mese in India e sporadicamente in America quando Desikachar faceva intensivi. Nessuno gli toglie la sua conoscenza dell’anatomia ma forse la parola yoga dovrebbe sparire dalla sua biografia visto che usa anche un linguaggio volgare e arrogante sicuramente molto lontano dai principi yogici. Mi scuso anche per gli innumerevoli errori nel mio commento precedente che ho scritto dal cellulare. Comunque credo il senso sia chiaro.