Cos’è il Tai Ji Quan?

Ce lo facciamo spiegare da Paolo, che da questo autunno impartirà le sue lezioni settimanali presso Quieta.mente.

 Tai Ji Quan si può tradurre come Supremo modo di movimento (massimo modo di connettere le polarità opposte mediante il movimento) esso è conosciuto in Cina oltre che come un sofisticato ed efficace mezzo di autodifesa, anche e soprattutto per la sua grande capacità di infondere salute, forza, serenità di spirito ed equilibrio sia fisico che mentale.

La consapevolezza continuamente ancorata all’ascolto dello svolgersi della catena cinetica nel movimento ha fatto sì che il Tai Ji Quan sia anche chiamato Meditazione in movimento. Questo stato di coscienza meditativo, che contrariamente alle altre forme di meditazione si svolge in movimento, può essere portato con sé nella vita di tutti giorni e si manifesta con una maggiore centralità nella sensazione del corpo, con presenza a se stessi, infondendo serenità e capacità di attraversare la vita con successo.

I benefici fisici sono risultati evidenti da accurate indagini condotte dal governo cinese che sottopone spesso gruppi di persone che praticano la Forma ad accurati esami per poi confrontare questi esami con quelli del gruppo di non praticanti; risulta che il sistema respiratorio, il metabolismo ed il sistema circolatorio sono molto più efficienti nel gruppo di praticanti di Tai Ji Quan.

La concentrazione che è necessaria per seguire la forma durante il suo svolgimento, l’attenzione sottile e profonda allo sviluppo del movimento, oltre che sviluppare la concentrazione in se stessa, favorisce anche il miglioramento di sintomi quali: l’insonnia, l’ansia, la depressione, e numerosi test clinici lo dimostrano

 

 

Paolo Farusi

Paolo Farusi, classe 1962, incontra il Tai Ji Quan nel 1994 dopo aver partecipato a gruppi di meditazione, danza espressiva e Psico terapia gestaltica (nel 2000 inizia una formazione triennale in Gestalt counseling).

Una mattina, di buon ora, trovandomi al mare ho visto un uomo che sulla battigia ha iniziato a muoversi. I suoi gesti erano armoniosi e circolari, completamente assorto nel movimento. Non riuscendo a togliergli gli occhi di dosso ho continuato a guardarlo, sentendo che mi stava infondendo un piacevole senso di serenità e pace“.

Si mette alla ricerca di qualcuno che gli possa insegnare quest’arte. Cercando trova il Maestro Belluomini, che insegna a Viareggio, e per un anno segue il suo corso presso il centro Yoga Antares.

Ma è l’incontro con il Maestro De Asmundis quello della svolta. Infatti con lui inizia un lavoro più profondo sulla forma (24 forme di Pechino, 108 movimenti stile Yang) e sull’Energia vitale. Nel 1999 consegue il diploma di operatore Massaggio Qi Gong e istruttore di Tai Ji Quan, ed inizia la sua esperienza di insegnante con gruppi settimanali.

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